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Conguaglio in bolletta: che cos’è e come difendersi

Vediamo innanzitutto di capire cos’è un conguaglio in bolletta

Il conguaglio in bolletta non è altro che il confronto tra la quantità di gas fatturata e pagata nelle bollette e quanto effetivamente consumato.

La bolletta di conguaglio è una bolletta che arriva al cliente una volta all’anno e include tutti i consumi non fatturati nelle bollette precedenti, o al termine della fornitura con la bolletta di chiusura.

Il conguaglio nelle bollette può essere sia positivo che negativo. Nel caso in cui il cliente abbia pagato in più ha diritto a ricevere il rimborso, in caso contrario è tenuto a saldare il rimanente.

Perché si ricorre al conguaglio in bolletta?

A differenza del settore dell’energia elettrica in cui i vari  distributori hanno già provveduto a completatare l’installazione di contatori elettronici che consentono la lettura dei consumi da remoto. Il settore del gas è ancora indietro, e non consente il controllo da remoto dei consumi di tutti gli utenti.

Questo significa che il fornitore del gas, non sa esattamente quanto ne abbia erogato per ciascuna abitazione; o perlomeno, non lo sa in tempo reale.

In sostanza la bolletta di conguaglio è un modo del fornitore per far pagare i consumi di energia non fatturati per via di consumi stimati e non effettivi.

Quando si riceve una bolletta di conguaglio, spesso si pensa ad un errore, in quanto si tratta di bollette con importi molto più alti del normale, e se a riceverla è un azienda può far molto male.

La prima cosa da fare è verificare che non ci sia un errore di fatturazione, cosa che purtroppo può sempre capitare.

Eseguire in modo periodico l’autolettura del contatore gas e inviarla al proprio fornitore, nei periodi indicati in bolletta. Questo può essere un buon modo, peraltro gratuito, per evitare la bolletta di maxi conguaglio e ricevere bollette basate su consumi reali e non stimati.

Leggi e novità normative sul conguaglio.

Per il servizio di maggior tutela, come stablito da ARERA i consumi devono essere rilevati almeno due volte l’anno se l’utente ha un consumo tra i 500 e i 5000 Smc di gas. E una volta sola se ne consuma meno di 500 (si tenga conto che in media una famiglia consuma tra gli 800 e i 900 Smc all’anno. Dunque, i distributori sono obbligati a eseguire una lettura del gas come stabilito dal autority per controllare i consumi effettivi ed emettere quindi la fattura di conguaglio.

Per quanto riguarda invece il mercato libero dell’energia, le regole sono stabilite dalle varie aziende di fornitura nel contratto con l’utente finale. In molti casi, le società dell’energia consentono di inviare periodicamente l’autolettura del contatore, così da emettere bollette basate il più possibile sul consumo effettivo ed evitare conguagli eccessivi.

Perché si riceve una bolletta di conguaglio?

Le cause principali sono tre:

  • Mancato invio dell’autolettura;
  • Scarsa efficienza energetica dell’abitazione
  • Tariffa inadeguata al proprio profilo di consumo.

Anche per questo motivo, quindi, è fondamentale richiedere una  Consulenza Energetica Aziendale da un esperto per scegliere un’offerta luce e un’offerta gas adeguata ai propri consumi.

Stop al maxi-conguaglio in bolletta

Per quanto riguarda la bolletta di conguaglio, la Legge di Stabilità 2018 ha introdotto, a partire dal 1°marzo 2018, lo stop ai maxi conguagli. Vietando ai fornitori di luce, gas e acqua di richiederli per consumi avvenuti più di due anni prima. La norma vale per tutte le componenti della bolletta, sia variabili che fisse.

La riforma, si applica sia ai consumatori privati e sia a professionisti con partita IVA, lavoratori autonomi e imprese. Non tocca però le bollette pagate con cadenza annuale o superiore.

In questo modo, il consumatore è maggiormente tutelato in quei casi in cui intervengono richieste di pagamento molti anni dopo il consumo effettivo. Che spesso rendono difficile la verifica della correttezza degli importi richiesti.

In più, la stessa legge ha garantito agli utenti il diritto di sporgere reclamo presso l’Autorità garante della concorrenza (Antitrust). Se ritengono scorretto o illegittimo il calcolo dell’importo da pagare effettuato dall’azienda di fornitura. E mentre il reclamo viene esaminato dall’Autorità, e ne viene controllata la correttezza e l’aderenza a dati reali e criteri di legge, il cliente non ha l’obbligo di pagare il conguaglio o la bolletta in questione fino ad avvenuta conferma o rivalutazione.

L’autolettura per evitare il maxi conguaglio in bolletta

Qual’è il modo migliore per mettersi al riparo dal ricevimento di maxi bollette di conguaglio e basate sui consumi stimati?

Comunicare l’autolettura al proprio fornitore nel periodo di tempo indicato.

In questo modo sarà possibile avere dati di consumo sempre aggiornati e ricevere bollette con consumi quanto più possibile reali e non stimati, risparmiando in bolletta.

L’addebito su consumi stimati infatti si basa su dati storici presenti in archivio e si tratta quindi di una stima. Non fare l’autolettura del contatore significa spesso e volentieri ricevere delle bollette basate su consumi stimati. Da qui il rischio di ricevere una volta l’anno una bolletta di maxi conguaglio molto alta. Ma come funziona l’autolettura?

Ecco come fare l’autolettura

Ogni cliente che vuole effettuare l’autolettura potrà ricevere assistenza step by step, chiamando l’assistenza clienti del suo fornitore. Il cliente troverà nella bolletta luce o gas il periodo di tempo nel quale potrà comunicare la lettura, di solito prima dell’emissione della bolletta.

Per effettuare l’autolettura si dovrà segnare la lettura gas dal display (Mconsumati fino a quel preciso momento). digitale o meccanico (per quelli che non hanno ancora avuto la sostituzione del contatore con quello di nuova generazione, la lettura del gas si potrà fare prendendo in considerazione le cifre alla sinistra della virgola, ignorando le cifre rosse che sono inutili ai fini della lettura e la serie di “0” iniziali.)

Per comunicare l’autolettura poi al proprio fornitore bisognerà inoltre avere a disposizione il proprio codice cliente.

Si potrà inviare l’autolettura tramite:

  • Telefono
  • Web
  • Sms
  • App da mobile

Il consiglio, dopo aver inviato l’autolettura luce o gas al proprio fornitore, è quello di verificare nella bolletta successiva che la lettura sia quella comunicata.

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